La Legge anti-sprechi si coordina con la riforma del Terzo settore

 

La Legge 166 del 2016 rappresenta, ad oggi, il principale strumento per incentivare grandi e piccole imprese a donare prodotti di prima necessità rimasti invenduti o inutilizzati e promuovere, anche nel nostro Paese, un’economia di tipo circolare. Con l’intento di proseguire in questa direzione, la Legge di Bilancio 2018 ha apportato importanti modifiche alla Legge 166 del 2016 ampliando, tra le altre cose, il novero dei soggetti donatari.

Tale estensione è avvenuta cercando una pieno coordinamento con le novità introdotte dalla riforma del Terzo settore. Tra i soggetti ai quali le imprese possono cedere gratuitamente beni di prima necessità (come, ad esempio, eccedenze alimentari, medicinali, e prodotti per la cura della persona e della casa) vengono infatti ricompresi tutti gli enti del Terzo settore, incluse le imprese sociali e le cooperative sociali. In considerazione dell’assenza di scopo di lucro e delle finalità sociali alle quali i prodotti sono destinati, tali donazioni non generano un ricavo imponibile per l’impresa (ferma restando la deducibilità dei costi sostenuti) e, ai fini IVA, vengono equiparate ad operazioni di distruzione dei beni, senza applicazione dell’imposta sulle merci in uscita (ferma restando la detraibilità dell’IVA assolta a monte).

Gli enti no profit hanno un ruolo fondamentale nella certificazione della destinazione dei beni donati dalle imprese. Il riconoscimento dei benefici fiscali per chi dona, infatti, passa anche attraverso il rilascio da parte degli enti donatari di una dichiarazione trimestrale, che attesti l’impegno ad utilizzare i beni ricevuti direttamente in conformità alle finalità istituzionali e per ragioni di solidarietà sociale senza scopo di lucro.

L’attività di monitoraggio e di certificazione svolta, tra gli altri donatari, dagli enti del Terzo settore assume, pertanto, una funzione chiave per salvaguardare gli obiettivi della Legge 166 e la trasparenza delle attività svolte dalla intera filiera, responsabilizzando tutti gli operatori coinvolti.