E’ ricercatrice all’Università Roma Tre, dove insegna marketing dell’enogastronomia. Si occupa di sprechi alimentari dal 2011 e ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche in merito. Il suo ultimo libro è “Food Waste at Consumer Level”.
Se consideriamo, accanto ai costi economici, anche quelli ambientali e sociali, lo spreco ci costa ogni anno 2,6 trilioni di dollari.
Secondo il Food Sustainability Index, indice creato da Fondazione Barilla e The Economist Intelligence Unit, che analizza 34 Paesi in base alla sostenibilità del loro sistema alimentare, nella battaglia globale contro lo spreco alimentare, Francia, Germania e Spagna sono i Paesi che, con le loro politiche responsabili, rappresentano delle best practice.
Secondo l’indice, l’Italia – col suo 4° posto – sta ottenendo importanti riscontri nella lotta allo spreco alimentare. Il merito è delle politiche messe in campo per ridurre gli sprechi a livello industriale, come avvenuto con la Legge Gadda che, semplificando le procedure per le donazioni degli alimenti invenduti e puntando al recupero di cibo da donare alle persone più povere del nostro Paese, ha fatto da volano per il miglioramento generale del nostro Paese.
I dati dell’Index evidenziano che in Italia è stata la filiera alimentare a compiere i maggiori passi in avanti in questa battaglia: confrontando l’indice del 2016 con quello del 2017, infatti, alla voce “Cibo sprecato (% della produzione alimentare totale del Paese)” – riferito alla filiera alimentare e non al consumo domestico – si è passati dal 3,58% del cibo gettato rispetto a quello prodotto, al 2,3% del 2017.
Eppure, c’è ancora da fare nella lotta allo “spreco domestico”: sono circa 145 i kg di cibo pro capite che gli italiani gettano ogni anno nella spazzatura, una enormità, molto più di quanto potrebbe consumare in media in 1 anno una famiglia di 3 persone.
I CONSIGLI DI BCFN PER UNA SPESA A “ZERO SPRECO”
Per ridurre gli sprechi domestici, ecco alcuni dei suggerimenti della Fondazione:
1) Fai la lista della spesa
2) Quando cucini, fai attenzione alle quantità
3) Quando riponi i prodotti in frigorifero, metti i cibi a breve scadenza davanti e riponi in freezer quelli che non mangerai a breve
4) Non buttare via avanzi e scarti alimentari, possono dare vita a nuovi piatti
6) Hai comprato troppo cibo? Condividilo con gli altri
7) Al ristorante: se ti avanza del cibo chiedi di portare a casa gli avanzi
8) “Da consumare preferibilmente entro il…” vuol dire che gli alimenti sono ancora idonei al consumo anche successivamente al giorno indicato.
Responsabile della Ricerca e Sviluppo in Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica, per cui opera dal 1996.
Attiva nel campo della formazione e informazione ambientale ha al suo attivo numerose pubblicazioni
L’imballaggio può allungare la vita del prodotto, sia dal punto di vista tecnologico, sia proponendo al consumatore una migliore porzionatura e conservazione. Il gradimento del packaging cellulosico si lega principalmente alle performance e alle caratteristiche del materiale: leggerezza, flessibilità, praticità, convenienza e sicurezza per il consumatore.
CONSIGLI UTILI PER UTILIZZARE AL MEGLIO LE INFORMAZIONI SULLE CONFEZIONI, O LE CONFEZIONI STESSE.
Frutta e verdura non deperiscono più rapidamente nel loro imballaggio originale: conserva il prodotto come l’hai comperato, ricordandoti di riporlo in frigo se quando l’hai acquistato era in fresco.
Leggi attentamente sull’etichetta delle confezioni:
– la data di scadenza riportata sulla confezione
– le istruzioni per la conservazione e l’uso.
Non fare tagli o buchi alla confezione originale: il prodotto non deve respirare.
Non avere fretta di togliere i prodotti dalla loro confezione: il prodotto si conserva meglio nella sua confezione originale, non serve solo per trasportare il cibo a casa.
Se un prodotto va conservato in frigorifero controlla sull’etichetta l’indicazione in quale scomparto metterlo (il ripiano più in basso è il più freddo).
Utilizza i supporti indicati o forniti per richiudere l’imballo una volta aperto (cercali bene, ci sono quasi sempre!)