Stop allo spreco alimentare con la doggy bag

 

“Se avanzo mangiatemi”, Fipe e Comieco insieme per promuovere una nuova cultura della sostenibilità nei ristoranti italiani.

 

Sdoganare” la doggy bag trasformandola in un gesto semplice e consueto ogni volta che si va al ristorante. Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Comieco – Consorzio per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica uniscono le forze contro lo spreco alimentare e lanciano su scala nazionale il progetto “Doggy Bag se avanzo mangiatemi” che mette a disposizione dei ristoranti italiani eco-contenitori di design e “made in Italy” per dare ai clienti la possibilità di portare agevolmente a casa cibi e bevande non consumate.

“La ristorazione del futuro non potrà non essere sempre più attenta al tema dello spreco alimentare – commenta Rodolfo Citterio, Consigliere Delegato Fipe -. L’accordo sviluppato tra la Federazione e Consorzio Comieco si propone di coinvolgere in prima persona i nostri associati, per rendere questa pratica una parte integrante della nostra cultura, consolidando l’abitudine di portare a casa il cibo non consumato”.

“Il progetto Doggy Bag – Se avanzo mangiatemi è nato nel 2015 e ha riscontrato positive esperienze in oltre 200 ristoranti tra Milano, Varese, Bergamo e Roma. Grazie all’accordo stipulato con Fipe siamo pronti ad allargare il raggio d’azione del progetto, portando le pratiche e sostenibili doggy bag in tutto il territorio nazionale – dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco -. Ci auguriamo che le nostre doggy bag, completamente riciclabili perché realizzate in cartone, diventino uno strumento utile e quotidiano che aiuti gli italiani a cambiare mentalità e a diffondere un comportamento sostenibile verso la riduzione degli sprechi“.

La collaborazione tra Fipe e Comieco consentirà di ampliare il raggio di azione del progetto, portando, in una prima fase, le pratiche e colorate doggy bag in 1.000 ristoranti sul territorio italiano. Un numero destinato a crescere in futuro, considerando un bacino potenziale costituito da circa 104.000 ristoranti con servizio. L’obiettivo è di ottenere una presenza capillare delle doggy bag sul territorio, considerando il fatto che, secondo i dati dell’Ufficio Studi Fipe, su 8.092 comuni presenti in Italia soltanto il 6,8% del totale non ha un ristorante.

Sito: www.fipe.it