Maria Chiara Gadda, promotrice della Legge “antispreco”

Classe 1980, varesina, e laureata in ingegneria gestionale presso il Politecnico di Milano.

Eletta alla Camera dei Deputati nel 2013, e riconfermata nel 2018.

Mi piace osservare il mondo, le persone. Mai fermarsi all’apparenza, i dettagli e le sfumature nascondono le sorprese più belle.

Difficile descrivere in poche parole quanto abbia significato, nel mio percorso politico e personale, la Legge 166. Non so dire quanto io sia più legata a “lei”, o quanto sia vero il contrario. Da una felice intuizione, si è trasformata in un bagaglio infinito di conoscenza, occasione di incontro con tante persone e realtà che mi sono rimaste nel cuore e che mi hanno cambiato la prospettiva su molte cose. Una esperienza che mi ha messo continuamente alla prova.

Le leggi non camminano mai soltanto sulle gambe di chi le scrive, ma soprattutto di chi le interpreta e le concretizza nella quotidianità. Viviamo un’epoca caratterizzata da forti contraddizioni e divari, con profondi mutamenti nella società, nei settori produttivi, e nei bisogni delle persone che vanno colti nella loro complessità. Allo stesso tempo, abbiamo l’enorme opportunità di coniugare lo sviluppo tecnologico, l’innovazione, le competenze sempre più specializzate, con alcune parole chiave che si stanno facendo strada nel dibattito pubblico e nei percorsi legislativi, e che devono finalmente trovare piena attuazione. Economia circolare, sviluppo sostenibile, benessere e qualità della vita, comunità e territorio, responsabilità sociale d’impresa, solidarietà, sussidiarietà, inclusione sociale.

C’è una cosa che mi ha insegnato la legge 166. Noi tutti, nessuno escluso, siamo responsabili dello spreco. Perché lo determiniamo, talvolta senza rendercene conto. Nel consumo domestico, così come nella filiera produttiva.

Proviamo però a guardare il bicchiere mezzo pieno, dando alla responsabilità quella sua accezione positiva che consente di tramutare l’indignazione in azione concreta. Sono sempre le nostre scelte a fare la differenza, e la capacità di coinvolgere gli altri.

Una bella sfida insomma, che possiamo affrontare tutti insieme!

#iononsprecoperchè